I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) cosa sono?
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) fanno parte della grande macro-area dei Disturbi del Neurosviluppo e colpiscono la capacità di apprendere dei bambini. Col termine Disturbi Specifici dell’Apprendimento viene definito un gruppo eterogeneo di disturbi consistenti in rilevanti difficoltà nell’acquisizione e nell’uso di abilità come lettura, scrittura e calcolo.
Si tratta di una situazione costitutiva dell’individuo, una caratteristica della persona che si rende manifesta al momento della scolarizzazione.
Specie quando un Disturbo Specifico dell’Apprendimento è associato ad un Quoziente Intellettivo alto, il bambino può funzionare al livello della classe o quasi nelle prime classi e quindi può non essere pienamente evidente. I DSA sono definiti “specifici” in quanto il disturbo interessa un’abilità circoscritta mentre il funzionamento intellettivo generale è preservato.
E’ frequente accertare la compresenza nello stesso soggetto più disturbi specifici dell’apprendimento.
I DSA possono coesistere con altri problemi di natura psico-relazionale, ma questi non costituiscono di per sé un DSA. Spesso vi è compresenza con altri disturbi neuropsicologici (come DDAI) e\o con altri disturbi psicopatologici (ansia, depressione e disturbi della condotta).
Nella categoria dei disturbi specifici dell’apprendimento rientrano:
DISTURBO SPECIFICO DI LETTURA - DISLESSIA
Difficoltà nel livello di precisione, velocità e comprensione della lettura. Si tratta di un disturbo che interferisce notevolmente con l’apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di lettura.
DISTURBO SPECIFICO DI SCRITTURA
Difficoltà nel passaggio dal codice fonetico a quello grafico. Interessa tutto ciò che concerne l’espressione scritta, ossia i tempi di realizzazione di frasi o testi. La scrittura appare lenta, caratterizzata da errori grammaticali di vario genere (DISORTOGRAFIA)
Disturbo a carico della componente grafica della scrittura (DISGRAFIA)
DISTURBO SPECIFICO DEL CALCOLO DISCALCULIA
Caratterizzato da una difficoltà nella comprensione e nella stesura di operazioni aritmetiche di base, nonché nel riconoscimento di simboli numerici.
Come avviene il percorso di Valutazione psicodiagnostica per i Disturbi dell’Apprendimento
Il percorso di valutazione per bambino con sospetto di Disturbo Specifico dell’Apprendimento è composto da 5/6 incontri.
Durante il primo colloquio verranno accolti in studio i genitori per raccogliere le informazioni anamnestiche ed alcuni elementi della storia personale e scolastica del bambino. Al termine del colloquio ai genitori verrà chiesto di compilare e firmare il consenso informato e, se necessario, verranno consegnati alcuni questionari che i genitori potranno compilare autonomamente e che riguarderanno il comportamento e i vissuti del figlio in vari contesti di vita quotidiana.
I successivi 3 o 4 incontri (a seconda della necessità) si svolgeranno con il bambino e si andranno a somministrare il test di intelligenza per l’età evolutiva (WISC IV), alcuni test di attenzione e di memoria ed i test affettivi.
I test somministrati di volta in volta verranno selezionati in modo che il colloquio non risulti troppo gravoso per il bambino e tempistiche dei colloqui verranno stabilite a seconda del singolo caso, in base all’età e al livello di concentrazione e di motivazione del bambino.
Al termine della valutazione verrà effettuato lo scoring dei test e, integrando i dati emersi a livello qualitativo, verrà redatta la relazione di valutazione diagnostica. Quest’ultima verrà consegnata nell’ultimo colloquio di restituzione che verrà effettuato con i genitori.
La Diagnosi DSA può essere effettuata dalla fine della classe seconda della scuola primaria per quanto riguarda la Disgrafia, la Dislessia e la Disortografia. Per la diagnosi di Discalculia è opportuno aspettare il termine della classe terza.
Ma cosa succede in questi bambini a livello emotivo?
I bambini con difficoltà e disturbi dell’apprendimento hanno maggiore probabilità di essere esposti ripetutamente, proprio per le loro difficoltà, a episodi di insuccesso scolare. Questi, con il passare del tempo possono provocare in loro vissuti emotivi spiacevoli legati alla paura del giudizio negativo, alla possibilità di prendere brutti voti e all’incapacità di superare una prova. È qui che si può intervenire con sedute di sostegno psicologico che, attraverso obiettivi specifici ed in stretta collaborazione con la famiglia, possono andare a sollevare emotivamente i bambini con difficoltà scolastiche.